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Gentilezza e perdono: un connubio di valori perfetto per la qualità della vita!

Arcu de Chelu / 13 novembre giornata mondiale della gentilezza  / Gentilezza e perdono: un connubio di valori perfetto per la qualità della vita!
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Gentilezza e perdono: un connubio di valori perfetto per la qualità della vita!

Gentilezza e perdono: un connubio di valori perfetto per la qualità della vita!

Gentilezza e perdono, molto più che un connubio di valori da praticare, consigliabili per la qualità della vita!

La Gentilezza molto più che una virtù. Ma soprattutto molto più che una semplice parola.

Nella parola gentilezza è insito il senso di un essere disponibili, attenti ai sentimenti e ai bisogni altrui, come ai propri; l’essere pazienti, accoglienti, sensibili, capaci di ascoltare con empatia; un agire che comporta essere capaci di lasciare andare giudizio, rancori, ruminio mentale, in sintesi direi: un attitudine speciale a saper perdonare.

La gentilezza di cui parlo non è una forma di buona educazione o di buonismo o di una ipocrita finzione. È qualcosa che va più in profondità, che ci trasforma interiormente come esseri integri, consapevoli, coerenti; ma  rispettosi di noi stessi e come assoluta e diretta conseguenza, rispettosi degli altri, allo stesso modo.

Come fare? Come è possibile trasformarci dentro e portarci nel mondo con queste qualità, o almeno provarci? Ma soprattutto essere autenticamente gentili.

Perché la gentilezza e il perdono sono un connubio di valori perfetto per la qualità della vita?

Il seme della gentilezza autentica, come il fiore di loto, ha il potere di crescere

e sbocciare anche nel fango.

Non stiamo parlando di magia, ne di miracoli, ma di una vera e propria abilità, un valore universale, che prescinde da qualsiasi pratica religiosa.

Un pilastro della salute e longevità, così come l’hanno definita recenti studi scientifici, che si può apprendere ed allenare: la capacità di perdonare.

Infatti, per lasciare emergere quell’umana compassione, capace di accogliere pazientemente, ascoltare con empatia senza giudicare ed andare verso l’altro, è necessario prima aver fatto piazza pulita, aver donato e liberato da dentro tutte quelle emozioni pesanti, che ci tolgono l’energia, che serve per accogliere l’altro con cura amorevole ed essere gentili.

 

Tutto questo in una parola è “Perdonare”.

Ma la gentilezza, quindi, non è forse figlia del perdono? Verso chi?

Verso noi stessi, prima di tutto. Poi verso gli altri!

Giornata mondiale della gentilezza

Essere abili nel perdonare è ciò che ci foggia e trasforma realmente in esseri gentili, capaci di aver cura per sé stessi, così come per gli altri. La capacità di perdonare è qualcosa si può imparare ed allenare. https://www.arcudechelu.it/progetti/scuola-del-perdono/

Perché la Gentilezza così come il Perdono quando sono reali e non finti, prima di tutto sono cura per noi stessi che poi si riversa naturalmente e con facilità sugli altri.

La gentilezza può manifestarsi anche in un semplice ascolto silenzioso ed empatico, in un consiglio disinteressato, in un andare sincero incontro all’altro con cura, che abbatte diffidenza e costruisce le basi di ogni sana relazione e un ponte sicuro tra i rispettivi cuori.

https://www.arcudechelu.it/il-senso-della-gentilezza-amor-cha-nulla-amato-amar-perdona/

È stato scientificamente dimostrato come valori quali gentilezza, ottimismo, perdono, gratitudine e felicità generino un alto impatto biologico, vitale, emotivo, mentale, sociale e spirituale, andando ad incidere direttamente sul nostro DNA e sui telomeri, ossia gli indicatori del benessere e della longevità. http://biologiadellagentilezza.it

Da qui è nata una nuova interpretazione della teoria dell’evoluzione, che attesta come a sopravvivere non sia il più forte ma il più gentile, poiché un cambiamento interiore si riflette sempre sulla qualità delle relazioni.

È facile intendere allora, come la Gentilezza  sia molto più che una semplice virtù!

Davvero importante è comprendere che il connubio di Perdono e Gentilezza sono alla base delle relazioni felici che diventano poi indice della qualità della nostra vita.

Dal momento che presuppone stima e rispetto, quando la gentilezza si fa cultura trasforma profondamente lo stile di vita, i rapporti sociali, il modo di dibattere e di confrontare le idee, di relazionarci con il mondo intero.

La gentilezza, figlia della capacità di perdonare apre strade e disegna ponti e crea reti, laddove c’è più bisogno.

Questo è ciò che fa accadere il miracolo di una persona gentile, che mette da parte le sue preoccupazioni e le sue urgenze per prestare attenzione, regalare un sorriso, dire una parola di stimolo, rendere possibile uno spazio di ascolto in mezzo a tanta indifferenza.

Giornata mondiale della gentilezza

Uno sforzo che, vissuto ogni giorno, è capace davvero di creare quella convivenza sana che vince le incomprensioni e previene i conflitti.

Non è necessario essere religiosi, non è necessario andare in un tempio ne ricercare una speciale filosofia per fare della gentilezza uno stile di vita!

Facciamo del nostro corpo, della nostra mente e del nostro cuore un tempio in cui la gentilezza possa essere trama e filo conduttore di ogni vita, per la vita, per una nuova umanità che parte dal riconoscimento di se stessi e dell’altro come valore, come dono.

Sandra Cau

Arcu De Chelu

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