Il perdono abilità umana o virtù?
Il perdono abilità umana o virtù?
È davvero difficile perdonare se stessi?
C’è chi è clemente e indulgente con sé stesso e si assolve e giustifica facilmente. Le ragioni che hanno reso inevitabile ciò che è stato fatto, si trasformano in una sorta di assoluzione disonesta intellettualmente, per certi versi potremo definirla quasi omertosa.
Al contrario, vi è invece chi non si perdona mai e in nulla. Si giudica sempre con estrema severità. Sempre implacabile. Considera ogni sbaglio imperdonabile .Porta in sé gli sbagli come una croce. Una severità che apparirebbe come una forma di etica encomiabile.
Eppure questa, per certi versi è come una prigione conveniente; perché sottrarsi sempre al proprio perdono, sentirsi sempre in difetto e manchevoli sostiene, conferma e legittima alla resa dei conti un certo sentimento di vittimismo .
Una condizione psicologica che irrigidisce in uno schema irreale e fittizio, di sentirsi al centro di tutto ciò che si vive; per sua natura chi è vittima è esente dalla necessità di perdonarsi ed è anche esonerata dalla necessità di cambiamento. Non prende minimamente in considerazione la possibilità di essere responsabile di ciò che gli / le accade.
Ma se perdonare invece significasse concedersi davvero un dono? Se cogliessimo l’opportunità del dono contenuta nella stessa parola “per-dono”?
Il dono dell’accoglienza e della possibilità di un futuro rinnovato, per esempio. Perdonare è allora davvero ancora un’abilità umana o una virtù?
Se nel sapersi perdonare non ci si sottraesse alle proprie responsabilità, ma neppure si divenisse complici fossilizzandosi nel ruolo di vittima, allora la responsabilità davvero potrebbe trasformarsi in una speciale abilità:
quella del saper dare a se stessi delle risposte ed imparare dagli eventi che ci hanno coinvolto.
Siamo stati scortesi, abbiamo ignorato, ci siamo sottratti quando sarebbe stato necessario impegnarci. Siamo stati un pò vili, oppure assenti?
Riconosciamo gli errori e concediamoci un perdono, se proviamo ad impegnarci a non ripetere, se abbiamo il desiderio di riscattarci, di apprendere dall’errore che abbiamo riconosciuto. Se sappiamo credere nel dono della nostra rigenerazione.
“Se”, a condizione che… e se invece perdonassimo semplicemente per donare?
Sapersi perdonare richiede un’intimità con se stessi, una capacità di dialogo interiore che non sottrae ai propri sbagli ed è anche dotata di fiducia in se stessi. La fiducia necessaria per poter imparare dai propri errori.
Allora “perdonare” e “perdonare se stessi” sarebbe ancora davvero così difficile?
Chi non sa perdonarsi neppure sa credere nel proprio cambiamento. È paralizzato opportunisticamente nel proprio modo di vivere mortificante, che nega la vita che porta in se il cambiamento costante.
Il perdono allora non è una facile assoluzione, non significa neppure dimenticare.
Ma è la capacità e il coraggio di ripercorrere il passato doloroso, per accettare gli errori e imparare dagli stessi; é la serena convinzione di poter cambiare, lasciando andare ciò che è stato per andare incontro al nuovo. Diventa una vera e propria cura per se stessi.
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Infondo, ogni perdono che compiamo è come una piccola morte di una parte di noi stessi, una metamorfosi necessaria che ci permette di rifiorire ad una nuova vita!
Per questo perdonarsi richiede gentilezza verso se stessi; una relazione amorevole con noi stessi. Per trovare i nostri sbagli, le nostre manchevolezze, convinti del nostro impegno che dal passato ci si può liberare per andare verso un futuro differente.
Così il proprio perdono consente di fare pace con le proprie ferite, accogliere gli sbagli, riconoscerli e farli propri, confidenti di aver trovato come unico e straordinario riscatto un rinnovato amore per se stessi.
Perché sapersi perdonare è la capacità di riconoscerci nei nostri smarrimenti, nelle nostre fragilità, e di rimborsarli con il dono del nostro cambiamento, serenamente.
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Compassione per se stessi e gratitudine per la vita che vale come oro e che invita e apre al perdono semplicemente per donare!
Sandra Cau