Professione acqua ai tempi del coronavirus
Professione acqua ai tempi del coronavirus
Oggi parliamo degli insegnamenti preziosi dell’acqua.
Una professione come la mia, – Professione acqua – ai tempi del corona-virus, una professione per la quale è assolutamente necessaria la presenza dell’acqua, è praticamente resa impossibile nel tempo del covid-virus 19. Lo smart working impensabile…
Temo che niente possa sostituire la meravigliosa sensazione dell’essere immersi in acqua. Neppure con la più fervida immaginazione…
Quella meravigliosa sensazione di essere avvolti, sostenuti, accolti, massaggiati. E allo stesso tempo liberi di muoversi e distendere i muscoli.
Dare sollievo al corpo arrugginito dalla mancanza di movimento e dall’obbligo di stare chiusi in casa, magari in spazi ristretti.
Almeno che non si sia in possesso almeno di una vasca da bagno, con idromassaggio possibilmente… se non per i più fortunati, una piscina…
Allora forse e dico forse, perché non ne sono così sicura, ci si può appena consolare temporaneamente in attesa di un ritorno in acqua profonda, che sia il mare o una piscina, magari di acqua termale.
Seppure io stessa sia contraria alla miriade di consigli su cosa fare in questi tempi di clausura, mi viene dal cuore consigliare di fare spesso un bel bagno, magari con olii profumati.
Quale migliore occasione per rilassarsi, per concedersi un ritorno a casa e un ritiro interiore rigenerante, per l’intero nostro essere?
Altrimenti, neanche l’immaginazione più fervida può sostituire l’esperienza diretta dello stare immersi in acqua.
Ricorrere all’acqua, una doccia o un bagno caldo per lavare via con intenzione consapevole tensioni, stanchezza, malumori è di grande beneficio e richiama la vita in noi che è acqua, contenuta dentro ognuno dei nostri corpi.
Il bagno in acqua è una pratica rituale da sempre. La pratica del bagno, antica quanto l’uomo, è presente in ogni civiltà, ma viene associata alla cura del corpo e dell’igiene solo in tempi moderni.
Gli uomini preistorici, così come gli altri esseri viventi, usavano le virtù curative della natura e dell’acqua allo scopo di fortificare la propria salute e di guarire le eventuali malattie. Per questo si sedevano all’ombra di grandi alberi, alla ricerca di tranquillità; oppure si riscaldavano al sole o si immergevano in sorgenti di acqua calda per vincere la sofferenza fisica e non solo. Un acqua così per forza doveva esser di origine soprannaturale, un vero dono degli dei!
Quella con l’acqua è sicuramente la forma curativa più antica che l’uomo conosca.
Il rapporto uomo-acqua è sicuramente all’inizio di natura religiosa. Un religioso stupore, incanto e timore li conduceva all’acqua. Essa è la sostanza fecondativa per eccellenza; di sicuro il rapporto spirituale con essa appartiene al mito.
Vi fu quindi, un momento in cui il contatto con l’acqua, l’abluzione, diventa rito.
È proprio nei momenti peggiori della vita che possiamo ricorrere al contatto con l’acqua per rinnovare questa esperienza sacra di cura e purificazione.
Richiamo in me e condivido con chi mi legge i meravigliosi insegnamenti di questo prezioso elemento che è l’acqua, per diffondere messaggi positivi, che servano a lavare via la paura, ad esercitare la pazienza, la fiducia nel futuro, per fluire insieme in questi momenti di difficoltà, verso un nuovo inizio.
In questo meraviglioso video, un inno alla vita, dal titolo Wingprinting 432 Hz (ITA) di EmilianoToso attraverso la musicaa432hz che cura, si esprime al meglio ciò che la mia maestra prediletta acqua fa magistralmente, spesso anche a nostra insaputa.
Un abbraccio che vi contenga tutte/i come solo l’acqua sa fare!
Fonte ed ispirazione tratte dal libro di Cristina Francese “Il tempo dell’acqua”
Sandra Cau